Come non farsi truffare: senza documenti, e registri quanto durano
Uno degli interessi legittimi del cliente è quello di ricevere una valutazione corretta e dei servizi chiari e trasparenti da parte del commerciante. Per evitare il rischio di una “truffa” potrà però premunirsi, ed arrivare preparato.
L’attività di compra-vendita di oro è un’attività che richiede attenzione da parte del cliente e correttezza e trasparenza da parte del commerciante.
E’ importante arrivare preparati ed avere cognizione di causa in ciò che si sta facendo. Per evitare di essere truffati si potranno allora seguire delle indicazioni. Per prima cosa sarà opportuno svolgere un approfondita ricerca sul web, per visionare recensioni ed esperienze degli stessi clienti presso determinati punti vendita. Sempre sulla rete potranno essere visionati i siti web relativi, con indicazioni sulle valutazioni effettuate da quel punto vendita ed eventuali convenzioni ed associazioni che ne attestino la qualità e la correttezza.
In secondo luogo, è consigliabile provare più punti vendita, per confrontare le offerte e il modo in cui la valutazione viene effettuata con la massima trasparenza possibile per il cliente (peso, test, quotazione tempo reale). Ad ogni modo, prima di recarsi presso un negozio certificato è ancora consigliabile arrivare con gli oggetti già pesati, per verificare eventuali incongruenze tra il proprio peso e quello riferito dal commerciante. Per correttezza e professionalità il commerciante deve effettuare il peso davanti ai clienti tramite bilancia ufficiale, con i timbri dell’ ufficio metrico, che attesti la sua utilizzabilità. Questi i passi fondamentali per allontanare la possibilità di essere truffati.
Come non farsi truffare: i registri quanto durano?
Come stabilito dall’art. 128 T. u.l.p.s. e dall’art 247 del T.u.l.p.s. i commercianti o gli esercenti in possesso delle licenze per effettuare l’attività, sono tenuti a possedere dei registri, o quantomeno degli atti (schede numerate) che registrino le operazioni che avvengono quotidianamente. Qui sono annotate le generalità di coloro con i quali le operazioni sono compiute. Ciò deve avvenire con tempestività e senza alcuna omissione. Nel dettaglio, il registro di chi fa il commercio di oggetti preziosi usati deve indicare: nome e cognome del cliente, domicilio, dati di nascita e di residenza, data dell’operazione, quantità e tipo di merce acquistata o venduta, prezzo pattuito.
Al termine di ogni operazione di compravendita, l’esercente è tenuto a rilasciare una ricevuta (non fiscale) che riassume i termini dell’operazione stessa (data, grammi venduti, descrizione degli oggetti venduti, prezzo corrisposto, modalità, quotazione dell’oro.
Ricordiamo che per legge, chi ha comprato cose preziose non può alterarle o alienarle se non dopo dieci giorni dopo l’acquisto.
Come non farsi truffare: comprare oro senza documenti
Per tutti i motivi sopra riportati, risulta evidente che non è possibile comprare dell’oro senza documenti. Per il commerciante, ai fini di legge, è assolutamente necessario registrare i dati e le generalità di chi vende dell’oro o del materiale prezioso.
In possesso di ogni garanzia ed apprezzatissimo dai clienti è MVS. La struttura è gestita da Massimo Sabatini, esperto del settore, ed è convenzionata con l’Associazione Nazionale Carabinieri, massima riprova di professionalità e correttezza.
Situato in via Taranto 142b, è aperto dal lunedì al Sabato, dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30.